Janet Yellen è l’attuale segretario al Tesoro del governo USA. In pratica il ministro dell’economia e delle finanze di Joe Biden.
Qualche settimana fa Yellen aveva avvisato che gli USA avrebbero rischiato di andare in “fallimento” a partire dal primo giugno 2023 se il Congresso non avesse approvato l’aumento del debito.
Tale approvazione non è ancora arrivata, ed a quanto pare i negoziati a tal riguardo sono in una fase di stallo, ad una settimana dalla fatidica scadenza.
Per questo ieri ha ribadito che ormai è molto probabile che il Dipartimento del Tesoro non abbia più sufficiente denaro per pagare le scadenze potenzialmente già a partire dal 1° giugno.
Lo ha fatto con una nuova lettera inviata ieri allo speaker della Camera del Congresso, dato che è proprio il Congresso a dover deliberare l’eventuale aumento del debito.
Il fatto è che, sebbene in realtà vi sia ancora tempo (poco), allo stato attuale dei fatti sembra che la questione sia ad un punto morto.
Va comunque sottolineato che in passato situazioni simili si sono già verificate, ed alla fine l’aumento del debito è sempre stato approvato. Stavolta il problema sono le tempistiche strette, perchè stando a quanto dichiarato da Yellen tra poco più di una settimana il governo statunitense potrebbe andare in default tecnico.
Al Congresso la maggioranza è repubblicana, seppur di poco, mentre il governo è democratico. E’ possibile pertanto che quello in atto sia uno scontro anche e soprattutto propagandistico in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno. Per questo motivo i mercati per ora non paiono essere particolarmente spaventati da questo problema.