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Internet dividerà l’umanità in due: superficiali vs. attenti

asino-aquilaInternet è uno strumento eccezionale, e potentissimo.
In particolare esalta le caratteristiche degli uomini che lo utilizzano. Seguitemi…

Nelle mani di uno che sa usarlo bene Internet è uno strumento di straordinaria potenza per informarsi, acculturarsi, incrementare le proprie conoscenze. Anzi, nell’intera storia dell’umanità non è mai esistito uno strumento di tale potenza per chi vuole informarsi, imparare, e crescere (soprattutto a livello culturale).

Ma non tutti lo utilizzano in questo modo. A dirla tutta infatti non sono poi molte le persone sulla faccia di questo pianeta a cui piace informarsi, ed acculturarsi… Chi conosce Internet sa benissimo che la stragrande maggioranza delle persone non lo usa per questo: la maggior parte di noi lo utilizza soprattutto per svago.

Quindi da una parte c’è chi ha compreso la straordinaria potenza di questo strumento e lo usa per accrescere le proprie conoscenze. Dall’altra c’è chi preferisce non usarlo in questo modo, e di fatto lo usa solo per svago.
Certo, c’è anche chi lo usa per entrambe le cose, ma qui il punto è un altro: c’è una fetta piuttosto importante della popolazione che NON lo usa per acculturarsi, ma SOLO per svago.

Questo fatto a mio modo di vedere sta separando nettamente l’umanità in 2:

  1. chi usa Internet solo per svago;
  2. chi lo usa per acculturarsi (e magari lo usa anche per svago).

Attenzione, perchè questo solco è destinato ad ingigantirsi parecchio! Infatti da un lato Internet esalta le caratteristiche degli uomini che lo utilizzano, dall’altro diventa sempre più pervasivo e sempre più utilizzato (ovunque ed in tutti i campi).

Detto in altre parole:

  • Internet aiuta le persone che cercano svago a svagarsi, fino a poter addirittura arrivare a “distrarsi” così tanto da perdere il contatto con la (dura) realtà;
  • Internet però d’altro canto aiuta le persone che vogliono acculturarsi a farlo sempre di più.

Ricordatevi cosa disse Umberto Eco un po’ di tempo fa: “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli”. Ovviamente Internet, ed i social media, non sono pieni solo di imbecilli! Ma visto ciò che ho detto prima, non sarebbe poi così strano immaginare che una buona fetta dei frequentatori di Internet (ed in particolare dei social network) siano proprio gli “imbecilli” a cui si riferisce Umberto Eco. Ovvero persone che usano questi strumenti tecnologici sempre e soltanto per svago, finendo per perdere il contatto con la cruda realtà. In altre parole le milioni di persone che usano questo straordinario strumento in modo molto superficiale probabilmente saranno portati dallo strumento stesso a diventare sempre più superficiali. Provate a pensare quante persone del genere avete incontrato nella vostra vita sui social network… 😉

Quindi mentre una fetta consistente della popolazione diventa sempre più superficiale, spinta proprio dal loro stesso approccio estremamente superficiale all’utilizzo di Internet, dall’altro invece una piccola fetta di popolazione attenta diventa sempre più attenta proprio grazie allo stesso strumento, usato però in modo non superficiale.

Per questo credo che Internet stia letteralmente dividendo il mondo sempre più in due categorie distinte di uomini, sempre più divise e differenti tra di loro: superficiali vs. attenti.

Ora la domanda è: in quale di questi due gruppi tu preferiresti essere? Beh, sappi che, se scegli il secondo gruppo (gli attenti) questo ti costerà impegno e fatica, però alla fine se non altro non ti costringerà a diventare uno degli “imbecilli” di Umberto Eco!