Secondo me i mercati finanziari sono degli enormi nastri trasportatori che spostano denaro da chi si limita a seguirli a chi riesce ad anticiparli con successo.
Mi spiego.
Il concetto di base dei mercati finanziari è che si guadagna se si compra a basso prezzo e si vende poi in seguito ad un prezzo più alto. Chi fa il contrario invece spesso ci perde.
Quindi in genere per guadagnare bisogna essere in grado di anticipare con successo come si muoveranno i mercati, perchè solo in questo modo è possibile comprare PRIMA che il prezzo salga, e poi vendere dopo che il prezzo è salito.
Invece chi segue i mercati finisce per comprare DOPO che il prezzo è salito, ovvero ad acquistare asset da chi li ha comprati prima anticipando le mosse del mercato.
Da questo ragionamento si comprende bene quanto sia conveniente anticipare i mercati (se ci si riesce…) e quanto invece possa essere deleterio limitarsi a seguirli. Si comprende anche perchè definisco i mercati finanziari come degli enormi nastri trasportatori che spostano denaro da chi si limita a seguirli a chi riesce ad anticiparli con successo.
Da notare che un discorso simile vale anche per chi “shorta”, ovvero chi vende a prezzo alto prima di riacquistare a prezzo più basso. Alla fine si tratta sempre di anticipare correttamente i futuri movimenti del mercato, e di comprare basso e vendere alto.
Gli investitori e speculatori professionisti, ovvero coloro che con il trading e gli investimenti ci campano, cercano sempre di anticipare i futuri movimenti dei mercati, agendo il prima possibile proprio per avvantaggiarsi più degli altri.
Invece spesso i dilettanti occasionali fanno l’esatto contrario, ed infatti la stragrande maggioranza delle persone che specula in borsa perde.
Si tratta a tutti gli effetti di una competizione in cui vince il più bravo, se tutti i giocatori agiscono in modo corretto e leale, ed in questo caso i più bravi sono coloro che riescono effettivamente ad anticipare correttamente i movimenti del mercato. Attenzione perchè non si tratta solamente di fare previsioni corrette, ma soprattutto di fare operazioni intelligenti al momento giusto.
Bisogna però sottolineare, infine, che i “più bravi” in tal senso non sono coloro che non sbagliano mai. Infatti i più bravi tendono a non affidarsi alle “previsioni”, ma utilizzano complesse strategie di copertura dai rischi che da una parte riducono i potenziali guadagni, ma dall’altra evitano grosse perdite in caso di operazioni sbagliate. In questo settore tutti sbagliano, solo che c’è chi lo fa meno spesso degli altri e si premura di coprirsi adeguatamente in anticipo sulle eventuali perdite così da produrre meno danni quando inevitabilmente lo fa.