Oggi l’Istat ha comunicato la stima preliminare dell’inflazione a marzo in Italia.
Bisogna tener presente che a febbraio l’inflazione era stata del 9,1%, e a dicembre era dell’11,6%.
Inoltre la previsione per marzo dei mercati finanziari era dell’8,2%.
Ebbene, la stima dell’Istat è del 7,7%.
Si tratta quindi non solo di un livello nettamente più basso rispetto a quello del mese scorso, ma anche nettamente più basso rispetto alle aspettative.
L’ultima volta che l’inflazione mensile era stata inferiore all’8% fu a maggio dell’anno scorso, quindi è possibile dire che a marzo l’inflazione in Italia ha fatto un balzo indietro di quasi un anno.
Questo però non significa che i prezzi stiano scendendo, ma solo che stanno salendo meno di quanto abbiano fatto negli ultimi mesi. Inoltre il 7,7% è comunque ancora ritenuto un livello eccessivamente alto, perchè l’obiettivo è di riportarla vicino al 2%.
D’altronde durante l’inverno l’elevato consumo di gas per il riscaldamento aveva fatto aumentare molto il prezzo dei combustibili, ma ora che le temperature sono salite questo meccanismo è saltato. Infatti anche il prezzo dell’elettricità è sceso.