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Credit Suisse precipitata in borsa a -83% dai massimi del 2021

crash

Prosegue il crollo in borsa di Credit Suisse.

Oggi il prezzo delle sue azioni è precipitato a 2,03 franchi svizzeri, ovvero l’83% in meno rispetto ai 12,42 CHF di febbraio 2021.

Nel solo corso di questo inizio di 2023 ha perso cumulativamente il 30%, dato che l’anno iniziò a 2,90 CHF.

Il grosso di questa perdita però è avvenuto negli ultimi giorni, visto che meno di due settimane fa era ancora a 2,78 CHF.

Ieri sembrava che le parole del CEO fossero riuscite a mettere un freno al crollo, ma oggi, dopo l’intervento di Saudi National Bank, i CDA (Credit Default Swap) sono arrivati a sfiorare quota 1.000, facendo riniziare il crollo.

Ormai ha inanellato una serie di quattro giornate consecutive in forte calo, intervallate solo con la singola giornata di ieri di relativa calma.

Secondo il presidente del consiglio di amministrazione della banca, Axel Lehmann, il bilancio sarebbe solido, e la società sarebbe già ben avviata nel suo programma di ristrutturazione. Ma i mercati sembrano non credergli.

Da notare che Credit Suisse gestisce asset per un ammontare complessivo superiore ai 530 miliardi di franchi svizzeri, ovvero quasi 580 miliardi di dollari. La Silicon Valley Bank appena fallita arrivava “solamente” a 209 miliardi.