Ieri la Camera di commercio americana in Cina (AmCham China) ha pubblicato una nota ufficiale in cui rivela che la Cina non è più considerata dalle società americane come la principale destinazione di investimento che era un tempo.
Infatti per la prima volta da quando AmCham China conduce questo tipo di indagini, meno della metà degli intervistati ha indicato la Cina tra le prime tre priorità di investimento.
Inoltre la metà degli imprenditori intervistati ha dichiarato di sentirsi meno gradita rispetto ad un anno fa.
Il presidente di AmCham China, Colm Rafferty, ha rivelato anche che durante la pandemia il commercio Usa-Cina ha continuato a crescere, ma le relazioni bilaterali sono diventate sempre più complesse. Il 2022 da questo punto di vista è stato un anno particolarmente impegnativo a causa del rallentamento economico della Cina, delle misure di controllo per il Covid, e per gli sforzi dovuti al tentativo di garantire la conformità a nuove normative introdotte da USA e Cina.
Si tratterebbe quindi soprattutto di un problema politico e contingente, e solo in parte economico.
Questa cosa viene confermata da alcune specifiche frasi scritte sul report di AmCham China:
Le relazioni USA-Cina cono considerate fondamentali per il commercio, ma le attese per
un miglioramento di questo rapporto rimangono basse.
Nonostante ciò, la maggioranza delle aziende afferma di non avere piani per trasferire le loro operazioni altrove.